Nel 1958, il generale de Gaulle fu chiamato al potere dal governo francese per risolvere la questione dell’indipendenza algerina. Nello stesso anno redige una nuova costituzione che crea la Quinta Repubblica. Dopo la crisi del maggio 1968, le sue riforme sono meno popolari. Si dimette nel 1969. Con la sulta i Presidenti si avvicendano, alternando le correnti politiche o facendole convivere.
La presidenza di Charles de Gaulle
Al momento della guerra d’Algeria, diversi governi si succedettero senza riuscire a risolvere il conflitto. In questo contesto, Charles de Gaulle si proclama pronto ad assumere i poteri della Repubblica, a condizione di trasformare la costituzione e di rivedere i poteri del presidente. Ritorna allora al potere e instaura la Quinta Repubblica.
La politica internazionale attuata da Charles de Gaulle è caratterizzata dalla sua volontà di ridare alla Francia un posto importante nel mondo. La priorità è porre fine al conflitto algerino che divide il paese. Charles de Gaulle vuole rafforzare l’influenza della Francia nel contesto della guerra fredda.
Dopo un primo mandato di 7 anni, Charles de Gaulle è rieletto presidente nel 1965. Tuttavia, è sempre più contestato. Si dimise prima della fine del suo secondo mandato e lasciò il potere nel 1969, poiché la crisi del maggio 1968 aveva ulteriormente indebolito la sua popolarità.
La vita politica dal 1969
Dopo la partenza di Charles de Gaulle, il potere presidenziale resta a destra, con Georges Pompidou che appare come un erede di Charles de Gaulle. Valéry Giscard d’Estaing è eletto presidente nel 1974, vuole avviare riforme più profonde, prendendo le distanze dall’eredità gollista. L’anno 1981 è una svolta importante nella vita politica del paese, con, per la prima volta, l’arrivo al potere di un presidente di sinistra. François Mitte rrand è il leader del partito socialista. Dirige il paese per due settennati che si caratterizzano per una forma inedita di condivisione del potere: la coabitazione.